Il nostro presidente Matteo Zini è stato intervistato a Story Time su Canale Italia. Di cosa ha parlato? Oltre a presentare la nostra associazione sportiva, ha toccato anche diversi punti che riteniamo cruciali.
Perché per noi è fondamentale che lo sport sia davvero alla portata di tutti? Perché è vero che ci permette di crescere e migliorarci a qualsiasi età? Come può aiutarci ad essere una comunità più attiva e migliore? Queste domande sono alcuni dei punti su cui si soffermato Matteo Zini.
Guarda il video per approfondirle, oppure continua nella lettura per un recap!
Il riassunto dell’intervista
Perché nasce Il Cerchio Sport
Nella prima parte dell’intervista, Matteo Zini ci spiega che prima a Cremona non esistevano contesti sportivi pensati davvero per tutti. Così è nato Il Cerchio Sport: per offrire un ambiente inclusivo e accessibile, dove lo sport non è mai prestazione fine a sé stessa, ma un mezzo educativo, relazionale e personale.
“È nato perché c’era un buco… nessuno offriva questo tipo di proposta educativa sportiva a persone con disabilità, e non solo” afferma Zini.
Il progetto affonda le sue radici nella Cooperativa Meraki, dove da anni si lavora per promuovere il benessere e l’autonomia delle persone.
Lo sport come strumento educativo
Per noi lo sport è una forma di educazione, e infatti Matteo Zini ci ricorda che il corpo non si allena da solo: si muove insieme alle emozioni, alle esperienze, alle relazioni.
Nel gioco e nell’esercizio, si imparano cose fondamentali: ascoltare, resistere alla fatica, rispettare sé e gli altri, gestire le emozioni, trovare il proprio posto nel gruppo.
“Attraverso il corpo, il movimento e il gruppo noi lavoriamo su tutti quei prerequisiti educativi fondamentali” dice appunto Zini.
Sì, ci si diverte. Ma si cresce anche tanto! E tutto questo succede con naturalezza, quando l’ambiente è quello giusto.
Il ruolo degli educatori sportivi
Matteo Zini continua spiegando che a fare la differenza sono sempre le persone. Gli educatori sportivi e i tecnici de Il Cerchio Sport sono formati, attenti, appassionati.
Non si limitano a “guidare un esercizio”, ma leggono i bisogni, accolgono le difficoltà, incoraggiano i piccoli passi, e infatti: “Sono educatori sportivi, persone che si sono formate con noi, hanno condiviso un metodo, una visione”
E la formazione? Non finisce mai. Perché chi lavora con le persone sa che non si smette mai di imparare.
Un ambiente pensato per tutti
Il Cerchio Sport crea ambienti sportivi dove nessuno viene escluso. Ogni attività può essere adattata, ogni obiettivo personalizzato, ogni persona accettata per quello che è.
Non ci interessa la performance. Ci interessa che tu stia bene.
Per questo il nostro presidente ci ricorda che: “Non chiediamo a nessuno di diventare un atleta: gli chiediamo di trovare uno spazio dove poter fare sport, stare bene e stare con gli altri”.
Ecco perché i nostri spazi sono accessibili, i gruppi sono piccoli, il clima è sereno e stimolante. Non c’è fretta, non c’è competizione forzata: c’è tempo per ognuno.
L’eredità educativa di Meraki
Il Cerchio Sport non è nato per caso. È la naturale evoluzione di un’esperienza educativa profonda: quella della Cooperativa Meraki, da anni attiva nella promozione del benessere, dell’autonomia e dell’inclusione.
“È una costola della cooperativa Meraki, ne eredita l’impostazione educativa, i principi e la mission” – dice Matteo Zini.
Lo sport, dunque, diventa qui continuità educativa: un mezzo per proseguire i percorsi di crescita avviati in altri contesti, oppure per iniziarne di nuovi.
È il corpo che si muove, ma è la persona che cresce.
Il Cerchio Sport come innovazione sociale
Quando lo sport mette al centro la persona, succede qualcosa di meraviglioso: si crea comunità.
Il Cerchio Sport è anche questo: un luogo dove costruire relazioni, promuovere la cultura del benessere, condividere valori, creare reti. Dove si fa innovazione sociale, giorno dopo giorno, attraverso il gesto più semplice: muoversi insieme.
E infatti per Zini: “Questo è un progetto che produce valore sociale: le famiglie lo vedono e lo vivono ogni giorno”.
Ed è un modello che funziona, perché è umano, concreto, autentico.
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Il Cerchio Sport è aperto. Entra anche tu.